UN DONO DONATO, PERCHE’ SIA ANCORA VITA PER LA PROMOZIONE DELLA CULTURA DALLA DONAZIONE DEGLI ORGANI DOPO LA MORTE (Insieme all’Associazione AIDO)
Quest’anno per dar voce ai nostri pensieri sul valore della Donazione degli organi, abbiamo scelto tra le tante arti umane quella della DANZA, l’arte del corpo che parla attraverso il movimento e la musica.
E’ un’arte sublime che noi abbiamo interpretato in modo semplice, servendoci di una coreografia con gesti e movimenti tratti dalla quotidianità che abbiamo poi racchiuso in tre quadri simbolici.
Nella prima parte della nostra coreografia assisterete a movimenti gioiosi, vitali, e solari, con l’accompagnamento dei un testo musicale che è un inno alla vita spensierata, all’amore, ad una quotidianità leggera e armoniosa.
Tutto di colpo il secondo quadro è interrotto dalla caduta dei corpi, simbolo della morte, del silenzio, del dolore dell’assenza, di una mancanza lacerante, di una ferita dolorosa.
La scelta legale e consapevole di donare gli organi può diventare allora per altri una possibilità straordinaria di riprendere a vivere, a sperare.
Vedrete allora nel terzo quadro i corpi dei danzatori che dopo l’operazione del trapianto riprendono lentamente e faticosamente a riabbracciare la vita Il loro sguardo è rivolto al cielo, segno di un valore spirituale racchiuso nella donazione.
La vera generosità non chiede nulla in cambio…
Vedrete allora il gesto simbolico di chi da una mano all’altro a rialzarsi, tenendo in mano una luce, “La notte” non ha l’ultima parola..
Il corpo ci è stato donato dai nostri genitori, sta a noi celebrare il valore e la sacralità ogni giorno. Il corpo non è oggetto, è emozione, è amore, è racconto di noi…
Con il trapianto, cosi come con il ricordo, questo racconto non si interrompe, ma continua, non solo in chi riceve, ma negli innumerevoli effetti nelle tante persone coinvolte, dai medici ai parenti agli amici.
Allora quel filo rosso comincia ad unire tante persone che, grate, arricchiscono d’amore il mondo.
Studenti sez. F Autori ed esecutori del lavoro.
- Coreografia: Giulia Donadoni
- Video e montaggio: Simone Magni
- Danzatori: Giulia Donadoni, Dario Colombo, Nina Bonalume e Melissa Sprotetto.
- Musiche: Nicolò Tacchinardi
- Testi: Giuditta Monzani e Iman Drais
- Prof.ssa Giovanna Malaguarnera
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